2 November 2011

Quanto mi manchi...

Mi mancano le tue parole di conforto, quel tuo spirito sempre combattivo, quel tuo sorriso sempre così inaspettato...
Eppure la pace dentro, che tutto prima o poi finisce.
Quel sorriso me lo sono impresso nel profondo.
E come il ricordo di tanti altri momenti vissuti insieme, mi farà sempre compagnia durante il viaggio.

19 October 2011

Tech vs Romance, pensiero mentre digerisco

La tecnologia negli ultimi cinque o sei anni ha veramente cambiato il modo di comunicare e di relazionarsi con il mondo che ci circonda. Da quando ho comprato il mio iPhone circa un anno e quattro mesi fa la mia vita é sicuramente cambiata in qualche modo. Avere il mondo in tasca cambia la percezione della distanza e tutto é, senza sforzo, a portata di mano.
Spesso mi ci trovo con la faccia impallata dentro in questo "telefono intelligente" che con il nuovo modello sembra che oltre a parlare abbia anche un certo senso dell'umorismo, ma é piu forte di me...
Ci sono delle sere che mia moglie se sono dall'altra parte della casa al posto che chiamarmi mi manda un whatsapp o un SMS... io naturalmente rispondo allo stesso modo. Il laptop... e chi o usa piú ormai? é solo utile per scrivere ma per navigare é soltanto un peso sulle gambe quando puoi tenerti un oggettino in mano e con un dito farti un giro per il pianeta. Per non parlare delle altre migliaia di applicazioni che ormai sono diventate parte integrante del nostro modo di essere e di comunicare con gli altri.
Ricordo che la prima volta che andai via di casa per molto tempo avevo 13 anni. Ero andato in Inghilterra per una di quelle "vacanze-studio" le chiamavano... i miei li chiamai dopo una settimana quando finalmente mi decisi a cercare una cabina telefonica. Penso che la telefonata durò circa due minuti: "sto bene, ho pochi soldi, il tempo é nuvoloso, qua mi diverto e studiamo tutta mattina (come no!) poi il pomeriggio andiamo a visitare posti... non ho piú soldi, ci sentiamo presto.... ciaoooo". L'altra sera ho videochiamato con skype (o dovrei dire scaippato?) il mio vecchio (anche lui ha dovuto imparare ad utilizzare certi gadgets) e siamo stati in linea per una buona mezzoretta a raccontarci la rava e la fava. E poi adesso c'é Twitter... al giorno d'oggi tutto é in diretta.. si fa fatica a digerire le informazioni perchè sono tropp. Ho dovuto addirittura scremare un po' di accounts che seguivo perché se mettevo giú il telefono per piu di un'ora mi ritrovavo con un stream allucinante..
eh, sta cazzo di tecnologia....

Come sono cambiati i tempi rispetto a solo trentacinque anni fa. A cinque anni l'unica cosa che si aveva (a parte La Radio) era una televisione in bianco e nero e l'offerta erano due o tre canali (si vedeva anche "La Svizzera" ricordate?). Tra un programma e l'altro L'Intervallo. Finiva tutto lí, almeno a casa mia, ma credo che lo stesso si possa dire per la stragrande maggioranza della gente in quegli anni. Non credo fosse meglio allora, ma un certo romanticismo é andato perduto...
Forse é qualcosa che capita ad ogni generazione il fatto di dire che qualcosa é andato perduto.
Forse qualcosa é veramente andato perduto.
Forse le due cose insieme...
Ma poi penso che davanti a noi ci sono ancora cosí tante cose da fare e sono certo che molte cose si faranno... per lo meno in ambito tecnologico. E allora vedrai che quelli che verranno dopo di me tra qualche anno scriveranno il mio stesso post e diranno che il nostro tempo era piú romantico del loro...

I miei figli giá mi rompono il culo quando si tratta di videogames e non ero proprio l'ultimo degli ultimi ai miei tempi. Farsi battere a Mario Kart da un bambino di 9 anni non è simpaticissimo, sarete tutti d'accordo con me.

Sono curioso di sapere come cazzo ci chiameranno la prima volta che se andranno a fare una vacanza-studio...
Una cosa é certa... é meglio per loro che non ci chiamino dopo una settimana.
Di questi tempi non ci sono scuse!

18 October 2011

Andrea Zanzotto, RIP

Oggi si è spento Andrea Zanzotto, poeta.
R.I.P.


Roma, #15o


I fatti di Roma sono sono un segno che le cose in Italia si stanno surriscaldando parecchio e forse stanno scivolando su un piano diverso... Negli ultimi mesi la democrazia in Italia é stata messa a dura prova dalle stupidaggini di questo governo di pagliacci che pare non abbiano niente di meglio da fare che proteggere, difendere e di nuovo esaltare il loro capo, l'arrapato Cav. Silvio Berlusconi. Il paese reale con le sue esigenze non é solo stato snobbato in un momento economico cosí delicato, ma le misure che si vogliono prendere vanno di nuovo a pesare sulle stesse classi di sempre mentre qualche ministro se ne viene fuori addirittura con l'idea di un ennesimo condono fiscale per gli evasori. Insomma, per non stare troppo a rigirarla si tratta dell'ennesima presa per il culo da parte di questa destra e soprattutto di questo governo. Non solo ci si ritrova a dover fare i conti con il danno collettivo causato da gente ignobile che altro non ha in mente che il profitto personale, ma anche con la beffa...

E cosí mentre in altri 89 paesi al mondo si manifestava pacificamente contro un sistema economico che continua a depredare i soliti noti (studenti, precari, soggetti deboli, terzo mondo), e che continuerebbe senza dubbio a farlo, qualche centinaio di ragazzi e ragazze molto ben organizzati hanno pensato di spaccare tutto quello che trovavano sulla loro strada. La domanda sorge spontanea: Si tratta di rabbia o di comportamenti criminali?
Credo che il post di Gianni Barbacetto "Buoni o cattivi? Non è così semplice" apparso oggi sul suo Blog sia una bellissima e lucida analisi, che con grande sangue freddo, spiega come non sia così semplice rispondere alla domanda.
Barbacetto ha grande coraggio in questa occasione e spiega come sia stupido liquidare la violenza vista a Roma semplicemente come lo sfogo criminale di soggetti isolati...

Roma, la piazza dopo gli scontri del 15 Ottobre 2011

Va fatta quindi una riflessione profonda non solo sui fatti del 15 Ottobre, ma sulla denuncia che arriva da una larga fetta del paese che, con sempre più grande insofferenza, comincia a non poterne più di un sistema economico iniquo e ingiusto.

15 October 2011

Mi manchi...

"Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino"

E. Montale

Sabato mattina

Un'altra giornata è appena cominciata con il rumore e il profumo del caffè che viene su.. Una mattina "irish", dai colori pallidi e gonfia d'acqua in cielo e in terra... Ma la vita è bella lo stesso.

Dancing in the Moonlight

One of my Thin Lizzy's favourites.
I just can't sleep tonight..


Gomorra

Questa sera sono casualmente andato a sbattere contro questo film di Matteo Garrone, Gomorra, tratto dal libro di Saviano. Erano tre anni che lo volevo vedere e l'ho trovato davvero agghiacciante.
Sono fortunato credo a vivere in un paese dove anche se ti dimentichi di chiudere la porta a chiave bene o male non succede niente....
Piove? Ecchissenefrega!

La passione per la bici

É tornata cosí tutto ad un tratto a quarant'anni suonati. Me la sono comprata e poi me la sono guardata per almeno due giorni senza nemmeno sapere cosa fare..
La mia prima bici da corsa.
Alla fine ho scelto una bici di fattura inglese, una Genesis per l'appunto e nonostante tutte le mie menate sul telaio d'acciaio che é piú confortevole e mi de chí e mi de lá, la scelta finale - in parte dettata da ragionevoli ragioni di banale cassa é ricaduta su una bicicletta in alluminio.
Sono felice della scelta che ho fatto.
La bici mi piace e ci vado al lavoro almeno due o tre volte alla settimana. Pedalare é bellissimo e trovo che sia soprattutto rilassante (anche in salita per la veritá). Libera la mente da tutte le preoccupazioni e menate che bene o male mi devo portare dietro tutti i giorni.
Quando finisco con il mio lavoro esco dall'ufficio dopo essermi vestito come un alieno e penso solo a pedalare...
Dovrebbero pedalare in tanti a questo mondo... chissá se a certi personaggi farebbe bene?
Io credo proprio di sí.

A proposito... domani si corre il Giro di Lombardia, l'ultima classica (delle foglie morte) prima di un altro inverno.
Un posto sul divano non me lo leva nessuno!

28 July 2011

Kona Honky Tonk 2012










it's coming out in September.. the new Kona Hunky Tonk.. almost surely my new ride.
I am in love with it.

30 May 2011

Milano, la città dell'integrazione

...a Milano Giuliano Pisapia vince il ballottaggio con Mestizia Moratti.
Dopo vent'anni i milanesi tirano su la testa e fanno vedere a tutta Italia che vogliono uscire dal tunnel del berlusconismo, voce dell'egoismo individuale e sociale di cui Milano è stata peraltro avanposto.
E' un segnale bello, che fa ben sperare in un cambiamento piu ampio che dovrà necessariamente riflettersi a livello nazionale nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Se Milano vuole tornare ad essere protagonista di politiche sociali e progressiste, come una città che sa accogliere e integrare e non piu escludere, allora mi piace ricordare le parole dell'inno milanese "O Mia Bèla Madunina" nel quale il Giuanìn lo dice chiaro e tondo com'era questa Milano di cui oggi vado fiero...

"...vegnì pur senza paura,
Num ve slongarèm la màn,
Tut el mond à l'è paes, e sèmm d'acord..
ma Milàn, l'è un gran Milàn!"

27 May 2011

Let Learning happen

this is a very interesting lecture by Sugata Mitra about the ability of kids at -self-learning when they are just rightly stimulated to do so...

11 May 2011

Le ossa della Gioconda?

Questo non potevo proprio lasciarmelo scappare...

Ma come? Stanno cercando le ossa della nobildonna ritratta da Da Vinci... e una volta che le hanno trovate che ci fanno?
Comunque in Italia si fa di tutto, ma si fanno sempre e solo cose che non servono a un bel niente e a nessuno!!!
Nel frattempo mentre si continuano a cercare le ossa della Monna Lisa, il nanetto B. parla dei suoi problemi con i giudici e con le donne e dei suoi nuovi capelli e mentre racconta due balle di qui e due barzellette di là, il paese reale se ne va a spasso senza meta... e vagando così alla cieca sicuramente prima o poi va a sbattere da qualche parte... con il rischio di farsi male!
Speriamo che gli italiani si sveglino e anche alla svelta.
La Monna Lisa facciamola riposare in pace invece.

5 April 2011

La Primavera sì... ma di cosa?

Ne stanno succedendo di tutti i colori.. se parliamo dell'Italia si deve parlare del nano malefico, come lo chiama il Signor Grillo. E non si scappa, uh? Ovunque tu vada, ovunque ci si metta la parola "italiano" di mezzo, il nano salta fuori.. la gente domanda, chiede come sia possibile che esista un personaggio del genere e soprattutto ti senti addosso gli occhi curiosi anche dei più indifferenti alle "cose politiche".. ti guardano tutti quasi come se fossi una cosa rara.. Non si possono spiegare come una persona siffatta stia al vertice (si fa per dire) dello stato italiano.. Ora, io non sono esattamente un patriota, non me ne vado in giro sventolando bandiere e forse mai sono stato nazionalista (se non in cucina forse...), ma il personaggio davvero ti fa venire voglia di stracciare il passaporto.. Vabbeh.. lasciamo perdere Mr B. e vediamo di dare un'occhiata a quello che succede in Europa.. Allora, la Grecia è andata a farsi benedire e noi qua in Irlanda non siamo certo messi meglio.. Ogni giorno sembra essere peggio del giorno precedente.. dicono che c'è questo bailout e continuano a ripetere che è necessario per salvare il paese.. ma siamo sicuri? Economisti "del popolo" - chiamiamoli così - tipo l'amico David McWilliams sono personaggi con un'idea del tutto diversa. Non se per motivi egoistici, ma anche io sono dell'idea che il normale "tax payer", che niente ha a che vedere con il crash del sistema bancario, non dovrebbe essere l'unico a pagare.. o forse andando un po' più in là non dovrebbe pagare proprio. Ieri i politici appena eletti con la promessa di andare a rivedere questo schifoso deal fatto con l'Europa e l'IMF hanno deciso che non ci sarà referendum. Insomma le banche di Germania e Francia che hanno speculato per anni e si sono giocate i loro soldini sulle banche irlandesi adesso li vogliono indietro.. è come se io andassi a giocare i cavalli all'agenzia ippica qui sotto e quando il cavallo non mi arriva torno alla cassa e dico che rivoglio i miei soldi.. vi sembra normale? E quei soldi glielo devo ripagare io e visto che parliamo di cifre senza alcun senso probabilmente anche i miei figli... Sono arrabbiato, sempre più schifato da questo sistema politico-economico al servizio dei soliti potenti e che non salvaguarda MAI il benessere e la dignità della gente "comune". E allora questa Primavera speriamo porti qualcosa di più di qualche raggio di sole. Speriamo che non solo sboccino nuovi fiori, ma anche un movimento vasto ed eterogeneo che riesca a farsi sentire anche a Dublino e magari in Europa... fino a quando si deve continuare a dormire?

10 March 2011

Ms Enda Kenny

Caro Mr. Enda, la chiamano Miss perchè dall'altra parte dell'oceano credono che sia una donna..
Le assicuro che, come italiano, avrei potuto fare lo stesso errore e quindi non se la prenda troppo.
Volevo dirle che Lei non mi piace né come uomo né come politico, ma soprattutto non mi convince affatto come Leader...

Spero che presto ci sia la possibilità di fare un referendum in questo paese, come sostenuto da tante parti (David McWilliams, Sinn Fein, etc...) per chiedere alla Nazione se vuole o meno accettare questo ridicolo bailout offerto dai banchieri stessi, che non solo ci hanno rovinato, ma adesso vogliono rovinare anche le future generazioni.
Insomma, caro Enda... delle Sue negoziazioni francamente non si fida nessuno.
Si dia da fare perche altrimenti "politicamente" avrà vita molto corta...

Un amore nato vent'anni fa...

Una delle cose piu difficili per me è sempre stato cominciare un discorso così dal niente.
Mi viene abbastanza facile intervenire su temi di attualità sui quali posso esprimere le miei opinioni bastonando di qui e trovandomi d’accordo di qua, ma inventarsi un argomento di sana pianta non è cosa alla quale sono avvezzo. Tutto questo per dire che non so da dove cominciare… ehm…
ok, diciamo che comincio con il presentarmi…
Mi chiamo Claudio, nome in codice “Agadenon”. Ho quarant’anni suonati (tra una settimana) e mi sono trasferito in Irlanda alla tenera età di ventinove anni. Ora però prima di andare avanti dobbiamo fare un passo indietro…
Nel 1990 feci per la prima e ultima volta una vacanza allora molto modaiola.. l’interail.. chi se lo ricorda? A dire la verità non so nemmeno se esista ancora. Un modo bellissimo per passare un mese con uno zaino in spalla su e giù per i treni di tutta Europa. Ora, siccome tutta l’Europa Continentale non ci bastava quell’anno decidemmo di fare l’interail + NAVE (si chiamava banalmente così) e optammo per una vacanza piuttosto specifica sia per luoghi che per contenuti… doveva essere infatti una vacanza “celtica”. Prendemmo il treno e partimmo alla volta di Parigi che , direte voi, di celtico non ha un bel niente. Vero, ma è la capitale della Francia e fino a prova contaria la patria dei Galletti Asterix ed Obelix nonchè del Druido Panoramix (chissà che diavolo ci metteva nella mitica pozione il vecchio) … va bene, va bene… mi sto arrampicando sui vetri lo so… La verità è che siccome in vacanza ci andavo con la mia ragazza, a Parigi ero obbligato a passarci.. eh, l’amore…
Tornando alla vacanza celtica, dopo quei pochi anche se certo romantici giorni passati in una mediocre (e sono buono) pensioncina parigina nel bellissimo “Quartiere Latino”, facemmo gli zaini e in fretta e furia partimmo alla volta della Bretagna. Passammo per vari paesini tutti carini e pieni di “charme” come direbbero i francesi e dopo tanto girovagare ci fermammo infine su un’isoletta al largo di Roscoff: l’Ile de Batz. L’isola era un posto dimenticato da Dio dove c’era un campeggio con due tendoni comunitari e un centro per lo studio delle maree. Ricordo che la mattina si facevano addirittura dei corsi sulle maree.. raggiunto Le Mont Saint Michel, avrei poi capito perchè i “Bretonnes” passano così tanto tempo a cercare di comprendere i misteri che si nascondono dietro il salire e scendere del mare.. da quelle parti infatti tale scienza ha sicuramente enormi applicazioni pratiche nella vita di tutti i giorni. Le onde arrivano all’improvviso e non è certo carino trovarsi 2 KM al largo della costa a giocare con la sabbia nel giorno e all’ora sbagliata… (a meno di non avere una tavola da surf o per lo meno un salvagente!) Se non avete mai avuto il piacere, vi invito vivamente a fare un giro in questo posto meraviglioso. Non cercate di imboscarvi all’interno la notte però se non volete essere svegliati malamente e buttati fuori a calci da simpatici gendarmi con i baffetti…
Ci innamorammo del posto e restammo per ben cinque giorni. In quello stesso periodo sull’isola c’era anche un raduno di musicisti per un festival di musica tradizionale (celtica naturalmente) e tra organetti, flautini e birra passammo veramente una fantastica settimana. Tuttavia, passati i cinque giorni, anche il più immobile degli stanziali se ne sarebbe andato.. e così decidemmo di fare uso del nostro interail + NAVE e andare – FINALMENTE – dove avevamo voluto andare sin dall’inizio della vacanza… l’Irlanda con le sue fate e i suoi folletti era davanti a Noi.
Partimmo da Roscoff e arrivammo a Rosslare, nel South East, dopo 21 ore di viaggio. Decidemmo di fare piu o meno brevi tratti, vedere poche cose, ma vederle bene… Saremmo rimasti nell’isola incantata per 13 giorni.
Chi lo avrebbe mai detto.. il ricordo di quel viaggio, oltre dieci anni dopo, avrebbe cambiato la mia vita…
Prima tappa: Cork
Ricordo poco di Cork.. ricordo la cattedrale e l’incontro con il mio “amico di penna” Michael Healy. Michael era stato il mio professore d’inglese durante una delle mie “vacanze-studio” in Inghilterra, precisamente a Colchester. Era senza dubbio un personaggio; Fervente cattolico e politicamente di estrema destra Michael aveva due orecchie enormi (per questo lo avevamo soprannominato Dumbo poveraccio), era brutto come un pugno nello stomaco, pallido e aveva due guance rosse come due peperoni. Nelle sue lettere non parlava altro che di Hitler, di Mussolini e del Papa polacco e anticomunista, che Dio aveva voluto a capo della Chiesa Apolstolica per sconfiggere il regno del male. Dopo qualche anno di corrispondenza, per ovvi motivi, gli argomenti si esaurirono, ma volli comunque incontrarlo. L’incontro fu breve, ma il suo aspetto e la sua eccentricità riempirono il gruppo di allegria. Dopo un breve giro per la città e una bella pinta di Guinness ci lasciammo con la promessa (mai mantenuta) di restare in contatto… Chissà dove sarà finito il buon vecchio Michael.. L’altra cosa che ricordo ed è sicuramente degna di menzione è sicuramente la reazione mia e di tutti gli altri di fronte al buffo “cork accent”.. Parlavano davvero inglese questi Corkonians o si trattava piuttosto di un rozzo dialetto locale?
A distanza di quasi ventun’anni da quel primo viaggio nella “Rebel County”, la gente dice che ho l’accento di Cork quando parlo inglese… Significa che da allora di strada ne ho fatta…
Seconda Tappa: Killarney
A Killarney mi è capitato di vedere qualcosa, che avrebbe profondamente influenzato la mia visione dell’uomo tedesco per sempre… Eravamo in un bellissimo ostello che dava sul Parco.. non ricordo il nome, ma era una bellissima costruzione, antica e con un fascino tutto particolare. Ma andiamo al punto… i tedeschi. Ebbene… io, la Roby e il Grancio ci facciamo strada nella cucina dell’ostello armati fino ai denti (da bravi italiani all’estero) di tutto il necessario per una bella e da tanto agognata pastaciutta. Io, control freak da sempre, nonchè cuoco da strapazzo mi offro volontario per preparare con amore una prosaica pasta al sugo. Dopo aver preso una pentola nella cucina ed averla riempita di acqua fresca, mi metto all’opera.. metto quindi la pentola sui fornelli, accendo il fuoco e la copro con un coperchio raccimolato da qualche parte per accellerare l’ebollizione. Il tedesco di fianco a me, vista l’acqua bollire (la sua) decide che il momento è giunto per “buttare la pasta”. Lo guardo con un po’ d’invidia e saluto cortesemente, ma il nostro amico teutonico fa solo un cenno e poi si allontana dalla cucina. Non ha nemmeno girato lo spaghetto… ma questo, vi assicuro, non è niente rispetto a quello che sta per accadere. Dopo un po’ il pacioccone torna, gira la pasta in quattro e quattrotto e comincia a parlare (in tedesco) con il suo compagno di viaggio ed io faccio lo stesso. Me la chiacchiero piacevolmente con i miei, mentre siamo tutti intenti a preparare un bel sughetto appetitoso. Passano circa 10 minuti, o forse addirittura 15 minuti… poi finalmente mi rendo conto e dico tra me e me: 15 minuti per uno spaghetto? azz… Mi giro e con modi gentili ed un sorriso pieno di speranza dico al tedesco: amico, guarda che la pasta ormai è cotta… ti conviene scolare altrimente scuoce… il tedesco, chiaramente infastidito dalla mia intrusione, mi risponde che non è ancora tempo e che a lui la pasta gli piace ben cotta…. a lui! Passano altri 10 minuti ed io inorridito rimango del tutto immobile quando lo vedo finalmente scolare una massa ormai informe che, anche con tutto l’amore del mondo, difficilmente potrebbe essere chiamato un piatto di spaghetti. Il tedesco sistema il pastone nei due piatti, tira fuori un tubetto di ketchup e, che ci crediate o no, ce lo svuota sopra. La poltiglia al ketchup è pronta. L’altro tedesco (il complice) aspetta al tavolo con due belle tazze di cappuccino caldo.
Terza tappa, Galway.
A Galway sembrava di essere in una dimensione altra, fuori dal mondo in un certo senso. La città che mi ha colpito di più tra quelle toccate nella 13 giorni di tour. Di Galway ricordo la bellezza dell’oceano, i prati verdi e lo Spanish Arch. E le passeggiate in bicicletta tra le mucche su queste strade dove mancavano solo le automobili… Uno spettacolo.
Quarta ed ultima tappa, Dublino.
Era il 1990, l’estate della coppa del mondo, l’estate delle “notti magiche aspettando un gol” e il gol arrivò proprio contro gli irlandesi e proprio durante quella breve sosta a Dublin. Salvatore Schillaci, nome di battaglia Totò, era arrivato dal nulla, ma quell’estate del 1990 tutti in Irlanda parlavano di Lui quando nei quarti di finale buttammo fuori dalla corsa per la coppa i “boys in green” con un suo gol “rubato” su una ribattuta del portiere dopo una sassata di Donadoni…
Ecco, camminare per le strade di Dublino quella sera di ritorno all’ostello, non fu molto piacevole… e della capitale, in genere, non ho effettivamente un gran ricordo. Forse anche per questo il 13 Gennaio del 2001 quando decisi di tornare in Irlanda per fare un’esperienza di lavoro decisi di non andare a Dublino, nonostante le opportunità di lavoro nella grande città fossero sicuramente molte di più che in qualsiasi altra città dell’isola. Ma l’istinto alla fine mi ha guidato bene… ora lo posso dire
Questo post è solo una breve introduzione o forse una premessa necessaria per l’esistenza stessa di questo blog… Quando comincio ci prendo gusto, però per ora è meglio se mi fermo qui….
’till next time

On One Pompino V4

Il nuovo workhorse milanese è un bel Pompino. On One Pompino v4 Raw